domenica 26 settembre 2010

Caminava dei Sass – Trofeo Marco De Stasi a.m. - Mercallo

27a tappa Piede d’Oro 2010

Anche la 27a tappa di questo Piede d’Oro 2010 è andata in archivio. Infatti stamattina a Mercallo è andata in scena la temutissima “Caminava dei Sass”, gara podistica di circa 8,5km organizzata dal locale gruppo sportivo; temutissima perchè presenta un tracciato davvero impegnativo sotto ogni punto di vista: si parte con una salita interminabile (circa 3km) e dalle pendenze anche importanti, poi si prosegue su una parte centrale caratterizzata da un continuo susseguirsi di “su e giù” spacca gambe, per terminare con una discesa davvero molto tecnica, dove chi ha ancora “birra” in corpo e soprattutto tanto coraggio nel cuore può davvero fare la differenza.

Altimetria_Caminava dei SassUltimo ma non meno importante particolare, praticamente l’intero tracciato fatta eccezzione per i pochi metri iniziali e finali, è ricavato nello sterrato dei boschi limitrofi al paese: insomma tutto ciò che non “digerisco” e che mi mette in difficoltà oggi è presente!!!

Proprio perchè conosco quello che mi aspetta, decido di partire piuttosto cauto, e vedere l’evolversi della gara per decidere se provare a spingere a fondo dalla seconda parte in poi o accontentarmi di un bell’allenamento; alla fine parto anche fin troppo cauto, tanto che nei primi 2km di salita accumulo già un ritardo sostanzioso dai primi (almeno 1 minutino), trovandomi attorno alla 15a posizione.

Finalmente la prima parte interamente in salita termina lasciando spazio ad un tratto centrale davvero molto muscolare, con continui cambi di pendenza e di ritmo, dove però mi trovo maggiormente a mio agio, tantè che poco alla volta riesco a recuperare qualche posizione.

27_mercallo Arriviamo alla discesa, avanti a me c’è Giordano con una 20ina di secondi di vantaggio, mentre in mia compagnia ci sono gli amici Manuel Beltrami e Biagio Cantisani; ad un tratto è Manuel a prendere l’iniziativa gettandosi a capofitto sulle micidiali rampe in discesa che riportano verso l’abitato di Mercallo. Provo a seguirlo, ma il portacolori del G.P.Gazzada Schianno è davvero scatenato: salta fra una radice e l’altra, slalomando fra sassi e foglie ad una velocità prossima ai 25km/h!! Stando nella sua scia tutto si complica ancor di più, non riuscendo mai a vedere in anticipo dove andrò ad appoggiare i piedi ad ogni balzo che faccio…

Decido di mollare un po’, perchè il rischio di cadere o appoggiare male un piede è davvero troppo elevato; ad ogni modo la tiratona in discesa ha comunque sortito i suoi effetti: Cantisani si è un poco staccato, mentre Giordano è ormai a tiro. Lo raggiungo proprio al termine della discesa, mi accodo e aspetto fino all’ultima curva verso sinistra che immette sugli ultimi 300 metri interamente pianeggianti e su strada asfaltata; è qui che sfodero tutta la cavalleria a mia disposizione: lancio così la volata superando a doppia velocità Giordano e arrivando al traguardo a ridosso di Manuel Beltrami!

Finisco all’ 8° posto coprendo gli 8,35km rilevati al mio GPS in 35’31”, anche se in realtà davanti a me (e non solo) è arrivato anche Massimo Lucchina, che all’ultima curva ha preferito svoltare a destra invece che a sinistra senza raggiungere il traguardo (per la cronaca in quel momento occupava la 4a posizione) e uscendo quindi dalla classifica. Per quanto mi riguarda non posso che essere soddisfatto: nonostante una tappa che non è certo adatta alle mie caratteristiche, mi sono difeso bene ottenendo il mio miglior piazzamento di sempre in quel di Mercallo, migliorando il mio crono rispetto all’anno scorso di 58” e terminando comunque staccato di un solo minuto dalla 2a posizione! Già dalla 2a posizione, perchè invece Luca Ponti che si è aggiudicato la vittoria in 33’16”, ha davvero fatto un altro mestiere, rifilando ben 1’09” ad Antonio Vasi giunto appunto al 2° posto! A chiudere il podio Rachid Argoub in 34’30”; poi nell’ordine: 4° Andrea Basoli in 35’08”, 5° Carlo Carlini in 35’12”, 6° Cristiano Marchesin in 35’13”, 7° Manuel Beltrami in 35’30”, 8° Giuseppe Bollini in 35’31”, 9° Gioacchino Giordano in 35’40” e 10° Biagio Cantisani in 35’54”. In campo femminile svetta su tutte Cristina Clerici con l’ottimo tempo di 38’55”, 2a piazza per la scalatrice Elisa Masciocchi in 40’20”, 3° posto per un altra amante delle salite Adele Montonati in 42’18”; seguono poi nell’ordine: 4a Alexia Aprile in 43’03”, 5a Monica Mele in 43’14”, 6a Antonella Panza in 43’21”, 7a Cristina Grassi in 43’36”, 8a Emanuela Fossa in 44’36”, 9a Cinzia Lischetti in 46’07” e 10a Elisa Rossini in 46’11”. Grazie a Enrico Rodari per la classifica e i tempi sopra riportati: nonostante un leggero malessere anche oggi Enrico era presente con il suo fido quadernetto!!

CLASSIFICA COMPLETA

Purtroppo qualcuno dopo la corsa è dovuto ricorrere alle cure dei sanitari della Croce Rossa, compreso il vincitore di giornata Luca Ponti vittima di una brutta distorsione alla caviglia; d’altronde quando si sceglie di gareggiare su percorsi di questo tipo, la possibilità di infortunarsi fa parte del gioco, a prescindere dal buon lavoro svolto dagli organizzatori per pulire il percorso e segnalare tramite cartelli i punti più pericolosi. Lodevole l’iniziativa di ritardare di qualche minuto la partenza dei più piccoli onde evitare i soliti problemi e positivi anche il ristoro finale davvero ben fornito e le premiazioni più che buone.

Come sempre l’appuntamento con il Piede d’Oro è fissato per Domenica prossima 03 Ottobre a Besozzo, dove il Team Di-Bi darà vita alla 6a edizione della “Su par ul Sass”, gara podistica di circa 9km valevole come 28a tappa del PSV.

21 commenti:

  1. Io ho sempre temuto questi percorsi, non solo per le salitone ma anche per le discese infide. Foto???? C'era qualcuno? E' triste un tuo articolo senza!Oggi ci avevo fatto il pensierino di venir su in MTB ma a parte il fatto che sarei dovuto partire presto presto non sapevo se avevo abbastanza benzina in corpo per l'andata-ritorno. Ciao

    RispondiElimina
  2. Foto nisba...purtroppo senza te e Janine, i miei articoli del Piede d'Oro saran destinati a restare piuttosto spogli...tutto quello che posso aggiungerci è l'immagine dell'altimetria (appena la scarico dal Garmin).Comunque dovevi venire: il mitico Lucchina è partito da casa sua in MTB, è arrivato, ha fatto la gara e poi è ripartito con la sua 2ruote!!Ciaoooooo

    RispondiElimina
  3. Devo dire che un po' mi manca farle foto sai :-(

    RispondiElimina
  4. Janine!!! Tu potresti fare anche meglio di Lucchina: arrivi in bici, fai la corsa a piedi e incredibile ma vero scatti anche le foto, poi ritorni a casa in bici!! ;-)

    RispondiElimina
  5. un'annotazione: al ristoro di metà percorso, erano presenti, come ogni anno, i genitori di Marco De Stasi, a cui è intitolata la gara...

    RispondiElimina
  6. Sempre prezioso Omar con le sue annotazioni, curiosità e cenni storici: grazie! :-)

    RispondiElimina
  7. Mi spiace Beppe, ma non sono d'accordo con te: la pericolosità di certi percorsi non deve far parte del gioco, non voglio pensare a cosa sarebbe successo in caso di pioggia. Ciao e complimenti per la tua gara!

    RispondiElimina
  8. Se la discesa è pericolosa basta stare attenti e non scendere a capofitto come ha fatto qualcuno.

    RispondiElimina
  9. Ciao Valerio, grazie x i complimenti!!Per quanto riguarda la pericolosità di un tracciato bè, allora se ragioniamo così dovrebbero esser bandite tutte le corse in montagna, le Skyrace e via dicendo...Io penso che il percorso debba sempre essere preparato al meglio dagli organizzatori, poi è chiaro che se si corre in un bosco e si sale prima o poi si dovrà anche scendere;chi non se la sente è liberissimo di scegliere altre manifestazioni ;-)

    RispondiElimina
  10. Beppe tu porteresti una persona alla sua prima gara sul percorso di oggi? Io sono stato sempre contrario agli eccessi proposti da alcuni percosidel piede d'oro.

    RispondiElimina
  11. PER quanto mi riguardata...questa è la gara in assoluto più bella del piede d'oro fatta da me....tutta su sentieri di bosco molto belli e perniente pericolosi!!CIAO roby

    RispondiElimina
  12. Non è vero, Beppe, una skyrace è una gara particolare in cui uno sa già in partenza che tipo di percorsi affronterà, queste sono gare normali e imho il dovere di chi le organizza e di chi le ammette in un circuito è di renderle il meno pericolose possibili. Ciao.

    RispondiElimina
  13. tutti i mercallesi coinvolti ce l'hanno messa tutta a pulire il tracciato armati di badili,rastrelli,soffiatori e quant'altro.si e' anche cercato in tutti i modi una discesa alternativa a quella percorsa ma credetemi quella e' la piu' " dolce " di tutte.le radici purtroppo ( o per fortuna) ci sono..Io che ho misurato il percorso il venerdi' prima della gara ( e prima della pioggia di sabato) sono caduto pur conoscendo il percorso....complimenti a tutti gli atleti Dario Mercallo

    RispondiElimina
  14. X Mario:dipende soprattutto dalla persona che dovrei portare, e naturalmente conoscendo il percorso gli farei tutte le raccomandazioni del caso, però in linea di massima dico di si.X Roberto:ciao, benvenuto sul blog! E' normale che il tracciato possa piacere o meno a seconda dei gusti personali, però penso che oggettivamente parlando sia innegabile che la discesa di ieri presentava tratti pericolosi: poi è chiaro che se si fanno camminando allora il discorso cambia.

    RispondiElimina
  15. X Valerio:non so... ho paura che se si dovesse pensare di fare solo tracciati "sicuri" si finirebbe peravere gare tutte uguali e probabilmente per la maggior parte su asfalto (scrivo questo nonostanteio non sia affatto un amante degli sterrati), perdendo anche tutte quelle competizioni che peranni hanno fatto la storia del nostro podismo provinciale.

    RispondiElimina
  16. Detto questo son pienamente d'accordo con te quando scrivi: "queste sono gare normali e imho il dovere di chi le organizza e di chi le ammette in un circuito è di renderle il meno pericolose possibili"Proprio perchè la penso così, dico che è precisa responsabilità degli organizzatori preparareal meglio un tracciato, pulendolo, sistemandolo e segnalando con cartelli i punti piùimpegnativi, senza però dover eliminare questi tratti.

    RispondiElimina
  17. Rimane sottointeso che passaggitroppo estremi vanno evitati, ma non è certo il caso della gara in oggetto: la discesa è sitecnica e con qualche passaggio a rischio, ma niente di eclatante: come già scritto presentadei rischi che fanno parte del gioco. Questa naturalmente rimane una mia opinione personale.

    RispondiElimina
  18. X Dario:ciao Dario, l'unico consiglio che mi sento di darvi per l'anno prossimo, è quello di inserire nel volantino una breve descrizione del tracciato, in modo che tutti quelli che decideranno di partecipare alla vostra gara, sapranno cosa li aspetta.

    RispondiElimina
  19. P.S.e naturalmente di sistemare lo sviluppo km dichiarato ;-) il GPS mi ha segnato 8,35km, anche se in realtà proprio per la tipologia del percorso e della fitta vegetazione presumo che il dato sia un pò sballato per difetto: indicatela come gara da 8,5km che non sbagliate ;-)

    RispondiElimina
  20. grazie Beppe per i consigli e ancora complimenti...mi aspettavo un mauro Toniolo sul podio ma evidentemente ha corso altrove o ha riposato.......ciao

    RispondiElimina
  21. Dico la mia....la gara e' stata ben organizzata,xcorso pulito e ben segnato,x le cadute credo che sia colpa del sabato sera di qualcuno,si sa come sono le corse,si cade anche al giro del varesotto che e' un piattone esagerato quindi tutto questo polverone mi sembra esagerato e ho visto tappe similari se non peggiori...a letto presto il sabato sera!!!! ;-)

    RispondiElimina