domenica 11 aprile 2010

Su e giò per i runchit - Brenta

7a tappa Piede d’Oro 2010


Il ristoro finale


Quando uno ha la zucca dura, c’è poco da fare… così, dopo 2 settimane di assoluto riposo a causa del mio problemino, stamattina mi sono recato a Brenta per prendere parte alla 7a tappa del Piede d’Oro denominata “Su e giò per i runchit”: un nome un programma! Naturalmente senza nessuna velleità di classifica, ma solo per esserci, e per correre su un percorso che mi piace davvero un sacco!


Giornata metereologicamente parlando non delle migliori, con tanti nuvoloni neri e la temperatura che rispetto alla giornata di ieri è letteralmente crollata… per fortuna niente pioggia!


Partenza tutta in salita come da consuetudine per questo tracciato, scollinamento e picchiata mozzafiato, qualche saliscendi nella parte centrale e poi naturalmente la salita interminabile per tornare nella zona dell’arrivo: questa è la gara di Brenta!


Altimetria Su e giò per i runchit - BrentaParto abbastanza tranquillo, con la testa della gara che scappa subito via sulle ripidissime rampe della salita iniziale; scollino in compagnia dell’amico Carlo Canavesi, anche lui al rientro dopo qualche problemino fisico e mi butto in discesa sempre cercando di non esagerare…


Arrivo così a valle, sono al 3°km e mi trovo attorno alla 40a posizione; i primi non si vedono più, ma a circa 300 metri proprio a guidare il folto gruppo di una ventina di unità che mi precede intravedo l’amico Simone Prina; la gamba in discesa non mi ha dato particolare fastidio, pertanto decido di alzare il ritmo per provare a rientrare su Simone che da sempre è uno dei rivali più forti e costanti della mia categoria.


Sotto l’azione della progressione messa in atto, recupero diverse posizioni e all’inizio della salita che riporta in località San Quirico, ho ridotto il mio distacco da Simone a circa 50 metri; riesco a raggiungerlo quando ormai manca circa 1,5km al traguardo, tiro un attimo il fiato e provo ad aumentare nuovamente l’andatura; Simone non molla ma grazie alla spinta della nuova accelerazione, recuperiamo ancora alcune posizioni.


La gamba inizia a “tirarmi”, ma non è un dolore così fastidioso, e ormai sono in ballo… stringo i denti e continuo sul mio ritmo; non sento più i passi di Simone, capisco di averlo staccato! Mancano ormai pochi metri, non mi resta che affrontare l’ultimo “muro”: un sentiero erboso di circa 150mt. che inerpicandosi dietro al cimitero del paese, conduce proprio all’arrivo; mi fermo, cammino un pò, mi volto ma ormai il mio vantaggio è incolmabile.


Così anche grazie alla defezione di qualche forte atleta, riesco a chiudere la mia fatica al 13° posto in 31’20” per coprire i 7,66km rilevati al GPS (oltre 1’30” in più dello scorso anno…), ma conquistando il 1° posto di categoria. Gara vinta dall’amico Manuel Beltrami in 29’ netti, che sta davvero attraversando un ottimo periodo di forma, al 2° posto si piazza un altro amico: Cristiano Marchesin che chiude staccato di pochi secondi, sull’ultimo gradino del podio il giovane Andrea Torri in 29’35”; poi in successione Gioacchino Giordano (4°) in 29’37”, Stefano Valeretto (5°) in 30’04”, Marco Tiozzo (6°) in 30’06”, Mauro Contini (7°) in 30’08”, Roberto Macchi (8°) 30’43”,Raffaele Colosimo (9°) in 30’52” e Enrico Rodari (10°) in 30’58”. In campo femminile vittoria per Elisa Masciocchi in 31’51”, al 2° posto Marta Lualdi in 36’ e al 3° posto Sabrina Vigezzi; poi in successione Cristina Grassi (4a) in 38’ e Ombretta Bellorini (5a) in 38’20”. Grazie ad Enrico Rodari per la classifica sopra riportata.


Manuel Elisa


>>>CLASSIFICA COMPLETA<<<


Buona l’organizzazione generale della gara, percorso bello, ben presidiato e misurato in maniera corretta, unica pecca la zona del ristoro che è davvero troppo angusta per ospitare la moltitudine di podisti presenti. Per quanto riguarda me e la mia gamba, adesso ho un pò di fastidio, niente a che vedere con il dolore vero e proprio che dopo la gara di Cuasso mi aveva convinto a fermarmi, ma sufficiente per ricordarmi che il problema non è risolto… quindi domani nuovamente riposo forzato e poi Martedì deciderò cosa fare in base all’evolversi della situazione.


Non mi resta che ricordare a tutti gli appassionati il prossimo appuntamento con il Piede d’Oro per Domenica 18 Aprile in quel di Monvalle, dove il locale gruppo sportivo darà vita alla 12a edizione del “Memorial Zedde” su percorsi da 10 e 4km.

4 commenti:

  1. Ciao Beppe! sono felice per te, ritornare a correre dopo uno stop è sempre bello, ritornare in una gara lo è ancor di più!Avrei voluto esserci ma il programma che sto seguendo per il 3000 di giovedì non prevedeva una gara oggi!Sai bene che quest'anno cercherò di fare più gare del Piede d'Oro possibili!A Monvalle conto di esserci!

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  2. Anche se non ti alleni vai ugualmente forte. Bravo Beppe e mi raccomando prosegui con gradualità.

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  3. Ciao Matteo,non so... mi sa che la soluzione al problema è ben lontana :-(Oggi in corsa mi ha dato poco fastidio, e anche nel dopo gara il tutto non è degenerato; però è sufficiente che provo a fare qualche allungamento della gamba per vedere le stelle... :-(Tu conosci qualche fisioterapista/osteopata (non so cosa mi occorra) valido che mi puoi consigliare? A sto punto mi sa che è indispensabile indagare il problema e capire precisamente di cosa si tratta...

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  4. Complimenti per il coraggio di correre (e pure piuttosto forte) nelle tue condizioni in una gara con quell'altimetria.Ci si vede probabilmente a Samarate (a Monvalle, dopo l'esperienza dell'anno scorso, preferisco non andare).

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